Salute & Benessere

Si sa, finché c'è la salute...

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Ma noi, cosa intendiamo esattamente per salute?

 

Generalmente ci riferiamo a quella che riguarda il nostro corpo.

Dimenticandoci però che non siamo fatti solo di quello.

 

Siamo fatti sì, di un CORPO, ma anche di una MENTE e di una PSICHE.

 

Quando questi tre elementi sono in equilibrio, siamo in salute.

 

E sappiamo di esserlo quando ci sentiamo bene, forti, pieni di energia e con l’impressione di poter affrontare qualunque cosa.

Il Corpo

“Prenditi cura del tuo corpo. E’ l’unico posto in cui devi vivere”.
Ecco quanto sostiene Jim Rohn, imprenditore e motivatore di grande successo. E non a torto.
Questo nostro corpo, definito già da Ippocrate un tempio sacro, è a tutti gli effetti una macchina perfetta.
Con una differenza però: quando una macchina si rompe, si rompe.
Il corpo, invece, ha la meravigliosa capacità di rigenerarsi. E di risanare, di guarire spontaneamente.
Necessita però, per questo, di due fattori:
1. Le condizioni giuste Prendiamo per esempio una persona, bravissima nel suo settore, che però viene messa in pessime condizioni di lavoro, come in un’ufficio freddo e spoglio, con molto rumore e pessimo materiale d’ufficio. Inevitabilmente sarà efficace solo parzialmente perché sprecherà molto del suo tempo e della sua energia per cercare di rimediare alla mancanze di questo suo ambiente.
2. Lo stimolo Il corpo ha intrinseche tutte le facoltà necessarie per funzionare al meglio. Se rallenta o interrompe le sue attività, ha generalmente solo bisogno di essere stimolato. Un po’ come un bambino che è intelligente e creativo, ma che per qualche motivo, non esprime a pieno il suo potenziale.

Ora, condizioni e stimolo non sono importanti solo per il nostro corpo ma anche per la nostra mente.

La Mente

Quando parliamo del corpo siamo nel mondo del visibile.
Con la mente, invece, si entra nel mondo dell’invisibile. Un mondo, per noi umani, difficile da afferrare.
Eppure è proprio la nostra mente a creare la nostra vita.
Perché?
Perché la nostra vita è determinata dalle scelte che facciamo e ne facciamo in ogni istante: da quando alzarci la mattina, con quale dentifricio lavarsi i denti, cosa mangiare, come mangiare, cosa dire a come ascoltare ciò che ci viene detto. L’elenco è infinito.
Chi determina queste scelte è la nostra mente la quale ci permette di pensare, di agire e di reagire grazie a due istanze: la mente conscia per un 10% e la mente subconscia per il restante 90%.
Questa suddivisione è stata illustrata per la prima volta da Freud (teoria convalidata e confermata negli anni successivi), che la paragonava a un iceberg.
La parte più piccola, quella in superficie, è la mente conscia la quale ci permette, principalmente, di prendere decisioni e di osservare.
Il compito, invece, della mente subconscia, è quello di applicare, in modo automatico, degli schemi acquisiti.
E’ una sorta di enorme contenitore che immagazzina tutti gli eventi della nostra vita (soprattutto nei primi 7 anni) sotto forma di schemi e credenze, creando le nostre percezioni, e, di conseguenza le nostre abitudini e scelte quotidiane le nostre emozioni, e, di conseguenza la nostra risposta all’ambiente.
Ma come dicevamo all’inizio, siamo fatti di tre istanze. E la terza è forse quella più importante…

La Psiche

I greci la chiamavano anima o soffio inteso come quel che ci anima, letteralmente.
La differenza tra Anima e corpo, ce la spiega in modo semplice lo scrittore e saggista britannico C.S. Lewis: “Non hai un’anima. Sei un’anima. Hai un corpo.”
Ma come possiamo conoscere la nostra Anima?
Si dice che il bambino, dai 0 ai 3 anni, è Anima pura.
Poi inizia a strutturarsi. E struttura dopo struttura sviluppa una personalità dettata fondamentalmente dalla mente, soprattutto da quella subconscia, con tutte le sue credenze e convinzioni. E ci si identifica.
Allontanandoci però così da Anima e dal suo progetto, il cosiddetto progetto animico.
Quello che ci fa capire perché siamo qui e che da un senso alla nostra vita.
James Hillman chiamava l’Anima, la ghianda. E la natura di una ghianda è quella di diventare una quercia.
Solo che ogni cosa, per potersi sviluppare, necessita di spazio e, questo spazio, in noi, in genere, è occupato dalla personalità.
Lavorare sulla personalità, è quel che ci viene chiesto da Anima per entrare nuovamente in contatto con lei e diventare la quercia che siamo destinati a essere.
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